Ero al Salone del libro di Torino quando, vagando in un padiglione, mi imbatto in un signore tutto intento a scarabocchiare: incuriosito mi avvicino ed è così che ho conosciuto uno dei fumettisti umoristici più importanti d’Italia, Roberto Totaro, già autore di Nirvana e presente in fiera per presentare il suo ultimo lavoro, Necronomicomix, ispirato al mondo dell’horror e del fantastico. Da lì a chiedergli di presentarlo anche a Castel del Piano il passo è stato breve e questo è il filmato dell’evento, ripreso e pubblicato per tutti, sia per chi fosse presente che per chi purtroppo invece non c’era.
Eccoci qua, il quarto d’ora accademico è passato e iniziamo con le presentazioni:
Roberto Totaro si fa presto conoscere anche in ambito internazionale e collaborare come disegnatore per l’importante rivista francese PIF è sicuramente un buon punto di partenza.
PIF fa conoscere a Roberto Totaro un mondo ben più vasto, ma è pur sempre una rivista con una linea editoriale propria, che anche lui deve sposare e soprattutto parliamo di un momento in cui il Nostro è solamente disegnatore e non autore al 100% dell’opera.
Da queste limitazioni nasce presto l’esigenza di creare un’opera tutta sua, volontà che si manifesta con I Tecnocratici, striscia ispirata – siamo negli anni ’90 – alle meraviglie che la tecnologia e l’informatica iniziava a produrre.
Nel frattempo Roberto Totaro era tornato in Italia e si era avvicinato a Comix, editore umoristico che gli permise di creare forse la sua opera più importante e sicuramente la più corposa, Nirvana, le tragicomiche situazioni di un eremita che vuol solo essere lasciato in pace sul suo sperone di roccia e che invece viene continuamente disturbato dai personaggi più stravaganti. Di Nirvana sono stati scritti cinque libri ed è in preparazione il sesto.
Ma una nuova sfida attende Roberto Totaro: far ridere i bambini e farlo in una rivista di matrice cattolica come Il Giornalino dell’editore San Paolo, dove alcuni aspetti devono essere maggiormente curati, a partire dal linguaggio. Nasce così La Gazzetta della Giungla, strisce ispirate al mondo animale in situazioni tipicamente umane.
Arriviamo ora all’opera forse più matura di Roberto Totaro, L’uomo della strada, un uomo che cammina e ci dà lo spunto per delle riflessioni che fanno sorridere a volte in maniera dolce-amara. Infine scopriamo che il Nostro è molto apprezzato anche all’estero.
Ancora su L’uomo della strada, così parliamo della nostra vita, delle scelte e dei pensieri che facciamo ma soprattutto abbiamo la possibilità di vedere e godere di altre vignette.
Giungiamo quindi al piatto principale, l’ultimo lavoro di Roberto Totaro, quel Necronomicomix da cui tutto è partito a Torino, un’opera ispirata al mondo dell’horror e del fantastico che parla di noi e dei nostri tic quotidiani, divertendo e facendo riflettere.
E in Necronomicomix roberto Totaro ci fa riflettere mettendoci di fronte a temi spiacevoli come la disabilità, ma lo fa in modo assolutamente tranquillo e geniale al contempo: ecco quindi lupi mannari con l’alzheimer e in carrozzina o che a loro volta rincorrono persone che scappano anch’esse in carrozzina, dimostrando così che la normalità può essere un concetto molto elastico.
Dopo queste ultime tematiche affrontate, chiediamo a Roberto Totaro a quale opera sia più legato e non so se la risposta sarà così scontata.
È arrivata quasi la fine della presentazione, ma dal pubblico si levano alcune domande, che a loro volta portano anche ad altre riflessioni: ecco la prima, sulla nascita dell’idea da cui parte poi tutto.
Dalla seconda domanda una riflessione sul fumetto e sui suoi scopi: puro intrattenimento e divertimento o forse c’è di più? No, il fumetto odierno assume tutta una carica più importante e può e deve essere strumento per far pensare.
L’ultima domanda sulla scelta dei personaggi dà anche lo spunto per parlare di come l’approccio al mondo del fumetto sia cambiato negli ultimi anni.
Siamo quindi giunti alla fine di questa presentazione, e mentre Roberto Totaro parla di come questo mezzo stia cambiando, noi non possiamo fare altro che ringraziarlo di questa sua presenza, occasione che darà il La alla Libreria Sognalibro per organizzare altri eventi legati al fumetto e per farlo conoscere maggiormente a tutta la popolazione amiatina.
Ringraziamo quindi ancora Roberto Totaro di averci raggiunti alle nostre latitudini e di aver fatto un viaggio di nove ore per essere da noi e infine il nostro ringraziamento finale non può non andare all’Associazione Imberciadori, che collabora con la Libreria Sognalibro per questi eventi culturali e ci ospita nella splendida cornice di Palazzo Nerucci.