Parlare di libri che parlano di noi è sempre un piacere, oltre che fondamentale per riandare a allacciare o riallacciare un legame con il nostro passato e la nostra tradizione, legame che si sta lentamente sgretolando sotto il peso dei recenti scombussolamenti storici e sociali. Per carità, la storia va avanti e così deve anche essere, solo che sapere da dove partivamo e conoscere i passi che hanno fatto di noi quelli che adesso siamo può anche essere importante per evitare errori magari già fatti nel passato e capire meglio il nostro presente.
Ecco allora che l’occasione nasce quando la libreria viene a sapere che due autori, autonomamente e inconsapelvolmente l’uno dall’altro, hanno realizzato praticamente lo stesso libro, solo con una piccola differenza: il luogo. Nascono così “Generazioni di agricoltori” di Graziano Mantiloni e “Nella terra degli ultimi” di Oriano Savelli: il primo parla di Castel del Piano, mentre il secondo del borgo di Altori, sopra Pescina di Seggiano.
Da qui è nato un racconto interessantissimo, un confronto tra due realtà che potevano essere benissimo la stessa: due cuori e due voci che cantavano la stessa identica canzone, le famiglie, i mestieri, la fatica, i campi e le piccole grandi soddisfazioni di un tempo lungo, determinato dal battere della campana e dall’alternarsi delle stagioni. E anche i problemi, la miseria, la guerra e la fame che era sempre lì presente, ma anche tanta voglia di lavorare e di impegnarsi per portare a casa il pane o anche solo per non buscarne. Una vita di altri tempi, insomma, ma con le stesse problematiche della vita di sempre.
Un incontro importante, per cui ringraziamo gli autori intervenuti e naturalmente ringraziamo di cuore anche il Centro Sociale Francesca Arrighi di Castel del Piano che ci ha ospitati per la serata.